Il Libro del Profeta Malachia – un commento scientifico al testo - страница 2

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8 E quando sacrifichi qualcosa di cieco, non è male? o quando portate gli zoppi e i malati, non è male? Offrilo al tuo principe; Sarà soddisfatto di te e ti accetterà favorevolmente? dice il Signore degli eserciti. (Nell'originale ebraico c'è la parola “pekha”, e questo è il titolo assiro-persiano di governatore, satrapo, entrato in uso tra gli antichi ebrei).

9 Pregate dunque Dio che abbia pietà di noi; e quando tali cose escono dalle tue mani, può Egli benignamente riceverti? dice il Signore degli eserciti. (I detti del cosiddetto "Signore degli eserciti" rivelano la posizione estremamente egoista ed estremamente estremista del vertice del sacerdozio ebraico, che richiede l'atteggiamento più rispettoso verso se stesso).

10 Sarebbe meglio che uno di voi chiudesse a chiave le porte, affinché non tengano fuoco invano sul mio altare. Non ho alcun favore nei tuoi confronti, dice il Signore degli eserciti, e l'offerta delle tue mani non mi è gradita. (Questo cosiddetto “Signore degli eserciti” è molto capriccioso).

11 Poiché dall'oriente del sole all'occidente il mio nome sarà grande fra le nazioni, e in ogni luogo offriranno incenso al mio nome, un sacrificio puro; Grande sarà il mio nome fra le nazioni, dice il Signore degli eserciti. (Il sommo sacerdozio preferisce mangiare solo cibi “puliti”, cioè non animali malati o storpi).

12 Ma voi lo bestemmiate dicendo: «La mensa del Signore non è degna di rispetto e il suo ricavato è un cibo di nessun valore». (I sacerdoti di Yahweh hanno espresso insoddisfazione. Incapace di superare il suo risentimento, Yahweh, proprio come una persona offesa, ripete ancora una volta le parole irrispettose dei suoi servi, bestemmiando il suo nome).

13 E voi dite: “Quanto lavoro!” e voi lo disprezzate, dice il Signore degli eserciti, e offrite cose rubate, zoppe e malate, e portate in dono frumento della stessa natura: posso io accettare questo dalle vostre mani con grazia? dice il Signore. (Il sommo sacerdozio preferisce mangiare solo cibi “puliti”, cioè non animali malati o storpi).