mensis – mese
Martius – Marzo (in onore del dio Marte)
Aprilis – aprile (riscaldato dal sole)
Maius – May (dal nome della dea Maya)
Junius – Giugno (dal nome della dea Giunone).
Quintflis – quinto (dal 44 a.C. Giulio – luglio, in onore di Giulio Cesare)
Sextllis – sesto (dall'8 d.C. Augusto – Agosto, in onore dell'imperatore romano Augusto)
Settembre – Settembre (settimo)
Ottobre – ottobre (ottavo)
Novembre – Novembre (nono)
Dicembre – Dicembre (decimo)
Januarius – Gennaio (dal nome del dio Giano, il nome di Dio è associato alle parole janus passaggio coperto e janua porta; dio delle porte, ingresso e uscita, ogni inizio).
Februarius – Febbraio (mese delle purificazioni, da februare a purificare, per compiere un sacrificio espiatorio alla fine dell'anno).
Giulio Cesare nel 46 a.C e., su consiglio dell'astronomo egiziano Sosigene, attuò una riforma radicale del calendario secondo il modello adottato in Egitto. Fu stabilito un ciclo solare quadriennale (365 + 365 + 365 + 366 = 1461 giorni) con lunghezze dei mesi disuguali, accettate ancora oggi: 30 giorni (aprile, giugno, settembre, novembre) e 31 giorni (gennaio, marzo, maggio , luglio, agosto, ottobre, dicembre), a febbraio – 28 giorni per tre anni e 29 giorni per il quarto anno. Cesare spostò l'inizio dell'anno al primo gennaio, poiché in questo giorno entravano in carica i consoli e iniziava l'anno economico romano.
Il calendario gregoriano, introdotto nel 1582 sotto papa Gregorio XIII, corresse la maggior parte delle restanti differenze tra il calendario giuliano e l'anno solare.
Sono state avanzate diverse proposte contemporanee per riformare il calendario moderno, come il calendario universale, il calendario fisso internazionale, il calendario dell'Olocene e il calendario permanente Hanke-Henry. Tali idee vengono discusse di tanto in tanto, ma non riescono a guadagnare popolarità a causa della perdita di continuità e del massiccio sconvolgimento che la loro attuazione comporterebbe, nonché del loro impatto sui cicli dell’attività religiosa.
Altre culture celebrano il Capodanno tradizionale o religioso secondo le proprie usanze, solitamente (anche se non sempre) utilizzando un calendario lunare o lunisolare. Esempi ben noti includono il capodanno cinese, il capodanno islamico, il capodanno tamil (Puthandu) e il capodanno ebraico. Anche India, Nepal e altri paesi celebrano il Capodanno secondo i propri calendari, che variano in base al calendario gregoriano.