Vestito rosso a pois - страница 2

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«Sono un vecchio, però ho appena incontrato il mio amore», poi mi lasciò andare via.

Da allora ogni mattina sul tavolino accanto al mio letto cominciarono ad apparire dei fiori. Ogni giorno un nuovo mazzo. Chi lo avrà messo? Lo domando ai compagni di camera, ma mi dicono che non lo sanno.

Ti ricordi, come era rigido l’orario in quell’ epoca negli ospedali? C» era «l’ora di silenzio» dopo il pranzo. Non era permesso uscire dalla camera in quell’ora di riposo. A me non veniva proprio sonno nel pomeriggio. Metto i bigodini, pensai. Apro il comodino: non ci sono. I vicini mi dicono: forse te li ha presi la tua amica dell’ altra camera?

Io silenziosa quatto quatto vado lungo il corridoio, vicino alla camera dei medici, piena di paura d’incontrare il dottore. Devo girare l’angolo e batto la testa proprio su petto di …Petr Andreevich.

Mi sento spaventata, lui è emozionato. Parla con me.

– Come ti chiami? Ludmila? Quanti anni hai? Ventidue? Si, mi ricordo… era in Barnaul. Esatto: ventidue anni fa. Senti, ci vediamo stasera, ti va? Devo dirti qualcosa di molto importante.

Ci siamo incontrati di sera. Lui mi raccontò:

– Era in Barnaul. Studiavo al politecnico dell’università. Nella camera presso la casa dello studente eravamo alcuni amici. Sta arrivando la sera, i giovanotti si preparano per gli incontri: uno chiede la cravatta, un altro la giacca. Baccano.

Io li ho accontentati tutti, non vedevo l’ ora che andassero via dalla Casa dello Studente. Finalmente se ne andarono via.

Mi sono sdraiato sul letto. Non andavo con nessuno, nonostante che tutti fossero convinti che avessi un sacco di ragazze. In realtà non mi interessavano queste cose. Sto a letto, penso. Bello, tranquillo. Chiudo gli occhi…

Improvvisamente la porta di nuovo cigola. Mi sono arrabbiato: di nuovo qualcheduno dei ragazzi! Eh, no! Una fanciulla entra in camera. E» uguale a te; l’altezza, gli occhi, i capelli sciolti, come i tuoi. Aveva un vestito rosso a pois. Dimmi: hai avuto il vestito rosso a pois?

– Sì, l’ho avuto. Mi piaceva tantissimo, ma poi l’ho danneggiato e mi è dispiaciuto molto.

– Si siede questa ragazza sul’angolino del letto e mi dice con la tua voce… Ti ricordi quando mi hai parlato per prima volta nella sala da pranzo? Mi sono perfino spaventato.

– Sì. Siete scappato quella volta.