– Aveva la voce uguale alla tua. E mi dice: «perchè non sei andato con gli amici?» Io dico: «Non ho una ragazza». Lei: «Giusto. L’amore tuo oggi è appena nato». Successe questo, mi ricordo bene, il 31 marzo ventidue anni fa.
– Quando lui ha pronunciato questa data, mi dice Ludmila Alexandrovna, – ho sentito la pelle d’oca. Questo era il giorno della mia nascita.
Ci siamo incontrati ancora qualche volta. Lui mi ha detto che è sposato già da vent’anni. Ha preso per pietà una donna che è madre di un bambino. Hanno un altro figlio, la moglie è buona, lo ama.
Mi ha chiesto di permettergli di toccare il mio corpo. Ho permesso. Tutto: seno e… tutto. Ha accarezzato tutto il mio corpo. Ma non si è permesso di più.
E mi dice:
– Non sapevo che significa amare una donna. Non immaginavo, che lei ha il suo profumo, che i suoi capelli profumano. Sai di che cosa sanno i tuoi capelli? Della steppa, come i miei. E il tuo corpo? Come la mela marinata.
Ci siamo incontrati ancora qualche volta. Prima che lo lasciassero andar via dall’ ospedale mi disse:
– I giorni miei ormai sono contati. Tu lo sai, probabilmente. Mi hanno proposto di fare l’intervento a Truscavets: io quella volta non volevo. Adesso, dopo averti incontrato, ho deciso di farlo. Vado in sala operatoria con la speranza di vivere ancora.
Ci scambiammo le lettere, quando lui era a Truscavez. Ricordi quegli anni? La differenza di età e della la sua posizione sociale era un ostacolo. Lui ha inventato il codice che sapevo usare solo io.
L’ultima sua lettera finiva con le parole: « L’amore mio ti supplica: sii felice!»
Traduzione Alfredo Bertollo
– Non sopporto quelli, che sempre si lamentano, – mi dice Patrizia Monaco.– Soprattutto in viaggio. Sai ci sono quelli che sono sempre scontenti. Non va bene niente per loro. Io che per lavoro faccio la tour leader ne so qualcosa.
I nostri insegnanti in India, per esempio. Un bambino allunga la manina per l’elemosina, e lei comincia la lezione:
– Tu, perche non sei a scuola? Perche hai le mani sporche? Vai a casa, lava le mani e poi ti do gli spiccioli.
Questo in India, immagini!
Una di quelli mi è capitata in viaggio a Miami. Appena siamo decollati per partire lei già ronzava. Era seduta, che sfortuna, vicino me! Perciò mi sono stufata parecchio prima di arrivare.